In generale la seduta è abbastanza dolorosa; nella maggior parte dei casi i pazienti lamentano una sensazione di calore che raggiunge il massimo al termine della procedura.
Per rendere il trattamento più tollerabile, in genere si prescrivono anestetici topici da applicare sulla pelle 40 minuti prima, un raffreddamento ad aria fredda della parte trattata o farmaci ansiolitici ed analgesici.
Nei primissimi giorni dopo il trattamento è necessario evitare attività fisica intensa, sauna, piscina o ambienti caldo-umidi e, per almeno un mese dopo la seduta, sottrarsi alla esposizione diretta al sole o a lampade abbronzanti.
Sempre ed in ogni caso attenersi scrupolosamente alle indicazioni del medico.
Quando il raggio laser colpisce la pelle compaiono dei puntini bianchi (detti pixel), una sorta di griglia, e contemporaneamente si genera un eritema; è possibile anche sanguinamento puntiforme nella zona trattata.
La convalescenza dopo un resurfacing frazionato ablativo prevede due fasi distinte:
- fase cruenta: inizia subito dopo il trattamento fino al completamento della riepitelizzazione, che avviene in circa una settimana. Nella prima giornata la superficie della cute appare cruenta, eritematosa con rilascio di siero, formazione di croste e sanguinamento puntiforme. Migliora progressivamente e nel giro di 7 giorni la riepitelizzazione è completa. In questa fase è assolutamente controindicato prendere sole.
- fase post-riepitelizzazione: persiste per circa 3 settimane. La cute appare lievemente eritematosa e ipersensibile. Anche in questo caso è necessario attenersi alle indicazioni mediche che solitamente prevedono l’applicazione di creme lenitivo-idratanti. In questa fase è possibile utilizzare make-up a base minerale ma va ancora evitata l’esposizione solare.
Sono necessari controlli medici solitamente dopo 1-2 giorni, dopo una settimana e dopo un mese dalla seduta.